“Ci riguarda”: un commento di Giusy
Gabriele* al libro di Ilaria Drago
“Dalla pelle al cielo”
Leggere
il libro di Ilaria Drago "Dalla pelle al cielo" (Avagliano ed.) dovrebbe
essere considerato un dovere per chiunque si occupi di abusi e violenze sulle donne
e le bambine.
A
me ha trasmesso una quantità enorme di emozioni tutte forti e contrastanti.
Paura,
rabbia, solidarietà, vergogna, nausea, speranza, dolore...si sono alternate tra
la mia mente, il petto e lo stomaco. A momenti incredula, poi improvvisamente
commossa ed infine addirittura allegra. In questo sta l'importanza del saper
rappresentare nel diario di una vittima le molte sfaccettature delle relazioni
che possono intercorrere all'interno di una famiglia che, ovviamente, non
possiamo che definire patologica. Ma, ritengo, che non ci si debba sentire, per
questa via, assolti, in quanto normali, perché i nostri rapporti familiari
potrebbero essere pur se molto distanti dalla violenza che il libro
descrive, comunque collocabili in un continuum che si nutre di sentimenti
simili.
Se,
certamente, molte di noi non hanno avuto una madre picchiata e/o non hanno
subito l'abuso paterno, non per questo, sul piano psicologico, non sanno cosa voglia
dire oppressione, dipendenza verso il maschile, impossibilità ad esistere,
vuoto...
D'altra
parte, in ogni caso, il fenomeno è molto più esteso di quanto non appaia e può
riguardare la collega d'ufficio, l'amica o la vicina di casa molto più di
quanto non siamo disposte a credere.
Per
queste ragioni penso che sia un impegno che dobbiamo assumere quello di
utilizzare questo libro ed ogni altra occasione per dare visibilità alla
mostruosità del fenomeno e sostenere, anche con una battaglia culturale, tutte
quelle donne che possono trovare la forza di reagire ed iniziare un percorso di
liberazione, prima di tutto credendo in sè stesse. D’altra parte la complessità
del fenomeno implica un approccio globale del quale gli aspetti culturali
legati anche alla pubblicazione di questo libro sono una parte fondamentale, ma
l’efficacia dell’azione psico-sociale richiede che ci si faccia carico di tutte le
implicazioni che violenze di questo tipo comportano, non solo per il
superamento del trauma, ma anche per il percorso di “riproduzione” e
reinserimento successivo dei soggetti coinvolti. Di tutto questo parleremo il 16
ottobre a partire dalle 9,30 presso il teatro della Croce Rossa di via B.
Ramazzini 31, sala Solferino, all’iniziativa organizzata dalla Asl Roma D con
il Garante dell’Infanzia della Regione Lazio, durante la quale Ilaria Drago
farà una performance a partire dal libro “Dalla pelle al cielo”. In questa
occasione si discuterà di queste delicatissime problematiche insieme alle
Istituzioni, agli operatori e alle associazioni.
Prioritario
è costruire progetti che diano visibilità al fenomeno per promuovere la
prevenzione e l’intervento immediato sullo stesso. Altrettanto indispensabile
far conoscere i punti di riferimento sociali e sanitari ai quali le vittime
possono immediatamente rivolgersi. A questo proposito la Asl presenterà il
progetto che prevede una èquipe di professionisti che si occupa della presa in
carico delle vittime degli abusi che sta dando i primi risultati.
Quando
un’azienda è diretta da una donna, come nel mio caso, gli impegni quotidiani e
faticosi di quadratura dei bilanci e di politiche di risparmio non possono far
dimenticare la necessità di dare risposte complessive che tengano conto della
specificità di genere.
*
Direttore Generale Asl Roma D