Comunicato Stampa
A fianco dei
SENZA DIMORA
La gravissima crisi
economica che attanaglia il Paese, renderà ancor più pesanti le condizioni di
vita delle tante persone che, anche a
Napoli, si trovano in uno stato di disagio estremo.
Questi cittadini invisibili,
senza fissa dimora - il cui numero è cresciuto in maniera esponenziale negli
ultimi anni anche nella città di Napoli - aspettano, ormai da
tempo, che il Comune concretizzi, finalmente, l’articolato programma"conquistato"per
tutti dal "Laboratorio per le città sociali” e mai attuato. Programma
fatto di proposte operative tanto semplici quanto necessarie che in maniera
costante e senza mai demordere, sono state a più riprese avanzate agli organi
del governo cittadino dalle tante Associazioni napoletane impegnate - a vario
titolo – nel settore: luoghi di accoglienza,centri di
ascolto e di sostegno. Le risposte sono state dapprima generiche ed
approssimative cui è seguito un assordante silenzio al quale bisogna –
assolutamente - metter fine, per le disastrose conseguenze che si possono
immaginare con l’approssimarsi della stagione invernale.
Le Associazioni firmatarie vogliono
anche denunciare, con forza, come il Centro
di coordinamento delle attività a favore dei cittadini senza fissa dimora, proposto
dal movimento come struttura operativa forte, democratica e attiva, perché in
grado di recepire le istanze reali che provengono dai
gruppi impegnati quotidianamente sul territorio a fianco dei clochard, sia stato
malamente occupato dalla burocrazia degli Enti, sottraendolo al suo naturale
ruolo propulsivo.
Se non vogliamo che i tantissimi uomini
e donne senza fissa dimora continuino a sopravvivere allo stremo delle forze, alle tante promesse
fatte alle Associazioni nel corso degli ultimi anni di consiliatura
da parte degli assessori comunali competenti che, periodicamente, annunciavano l’apertura
immediata di strutture di accoglienza, oggi debbono - lo ribadiamo - assolutamente,
seguire i fatti e precisamente bisognerà
che si provveda alla :
- Apertura di centri di prima
accoglienza notturna in grado di offrire la possibilità di dormire,
lavarsi ed avere un cambio ad almeno 200
persone. I centri
dovranno accogliere un massimo di 15 persone ed essere
ubicati in luoghi facilmente raggiungibili utilizzando la rete dei
trasporti pubblici;
- Attivazione di sedi per la prima
accoglienza diurna attrezzati con: docce, lavanderia, punto di
distribuzione di generi di vestiario e di prima
necessità, punto di consulenza legale e casella postale;
- Realizzazione
di un servizio di primo soccorso sanitario, attraverso un protocollo
d’intesa da sottoscrivere con l’Azienda Sanitaria Napoli1 che sia in grado di
garantire – in tempi brevi – una prima risposta ai bisogni di salute dei
cittadini sfd;
- Messa in opera, nell’ex Albergo dei
Poveri, di una prima struttura che possa ospitare cittadini senza fissa
dimora ed una mensa di quartiere;
- Attivazione di almeno una mensa popolare in ogni Municipalità .
Infine, le Associazioni firmatarie auspicano che si possa provvedere al
rilancio del Centro di Coordinamento di via Pavia,
dove svolgere tutti i compiti fissati con la precedente Amministrazione
comunale, nel pieno rispetto del protocollo concordato all’epoca.
Firmato:
Psichiatria Democratica; Comitato per
l’Albergo dei Poveri; Filcams-Cgil Napoli; Federconsumatori Campania e Napoli; Rete Civica, Napoli; Associazione
Idea; Giuristi Democratici; Associazione scuola di pace; Comunità cristiana di
base del Cassano; Circolo Legambiente
“
Napoli
novembre 2008